LE BIBLIOTECHE COMES IN PRIMA FILA NELLA LOTTA AL CYBERBULLISMO, CON AZIONI DI SENSIBILIZZAZIONE E INFORMAZIONE RIVOLTE AI PIU’ GIOVANI E AI LORO EDUCATORI.

Se il fenomeno del bullismo è ormai conosciuto in maniera diffusa nelle nostre comunità, quello del cyberbullismo necessita ancora di approfondimenti e attività di sensibilizzazione.
Il termine cyberbullismo fu introdotto dall’educatore canadese Bill Belsey circa 20 anni fa, ma ancora oggi per molti adolescenti, e per le loro famiglie, rappresenta qualcosa di poco chiaro: si tratta, infatti, di un fenomeno sociale che si sviluppa e si diffonde attraverso gli strumenti tecnologici che fanno parte della nostra quotidianità, spesso nell’anonimato e con azioni non tangibili nella dimensione non virtuale.

Oggi la tecnologia permette ai “bulli” di raggiungere le proprie vittime in qualsiasi momento della giornata, direttamente nelle proprie case, con azioni aggressive e intenzionali rivolte a chi è incapace di difendersi.

Nel 2017 in Italia è stata introdotta una legge che mira a contrastare questo fenomeno:

“con azioni a carattere preventivo e con una strategia di attenzione, tutela ed educazione nei confronti dei minori, sia nella posizione di vittime sia in quella di responsabili di illeciti, assicurando l’attuazione degli interventi senza distinzione di età nell’ambito delle istituzioni scolastiche.”

Ecco perché è così importante sensibilizzare gli educatori, gli studenti e i loro familiari sulle dinamiche che caratterizzano il cyberbullismo, sugli strumenti attraverso i quali viaggia (social network, email, sistemi di messaggistica online, sms, telefonate, etc.) e sulle modalità di tutela e denuncia!

Dalla denigrazione agli insulti, dalle truffe finanziarie alle molestie, fino alle sostituzioni di identità: il cyberbullismo, in tutte le sue declinazioni, deve essere conosciuto e combattuto proprio nei luoghi più comuni e frequentati, come le scuole e le biblioteche, che anche in questo caso svolgono un ruolo attivo di grande rilevanza.
Le Biblioteche gestite dalla nostra Cooperativa portano avanti un importante lavoro di informazione e sensibilizzazione, attraverso l’organizzazione di incontri e seminari nelle loro sedi o nelle scuole, in stretta collaborazione con esperti di crimini informatici, con la Polizia Postale, forze dell’ordine e, non ultimo, il Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia – UNICEF.

I dispositivi digitali fanno ormai parte della nostra vita quotidiana, dei più diversi ambiti lavorativi e del mondo della scuola: coinvolgere i giovani nei luoghi che frequentano abitualmente ed educarli ad un uso consapevole dei loro strumenti di comunicazione è fondamentale per prevenire e contrastare il cyberbullismo!