La Giornata Internazionale della Donna ci ha spinto a riflettere sul ruolo della donna nel mondo della lettura e dell’editoria.

L’associazione Italiana Editori ha messo in evidenza alcuni dati significativi relativi al 2021, e vogliamo partire proprio da questi:

  • il 60% delle donne sono lettrici (percentuale che scende al 52% se si osservano i numeri relativi agli uomini lettori)
  • il 10% della popolazione femminile è costituito da “lettrici forti”, ovvero da coloro che leggono 12 o più libri all’anno (contro il 7% della popolazione maschile)

Si tratta senza dubbio di numeri che confermano l’esistenza di un divario. Ma dove ha origine e quali sono le cause scatenanti?

A quanto pare, fin dalla più giovane età le donne detengono questo primato e le motivazioni sono molteplici: da quelle genetiche che riterrebbero le donne più propense all’empatia e all’immedesimazione (fattori psicologici favorevoli per la fruizione di un testo) a quelle culturali e sociali che, ancora oggi, descrivono la figura femminile come meno impegnata dal punto di vista professionale e con maggiori possibilità di dedicarsi – nel tempo libero – alla lettura.

Un’interpretazione, quest’ultima, che sottolinea il reale problema della disparità di genere nel nostro Paese ma che probabilmente semplifica eccessivamente un universo molto più complesso e dinamico come quello femminile!
Le donne che frequentano, anche assiduamente, le nostre Biblioteche non rispecchiano questo profilo: si tratta di donne impegnate dal punto di vista professionale e personale, che trovano il tempo per mantenere viva la loro grande passione per la lettura.

Molto più chiari e univoci, invece, i dati che riguardano il settore dell’industria editoriale!
Nel 2017 solo 4 autori su dieci erano donne, seppure con un trend in crescita: le autrici rappresentano il 38,3% del totale, ma nel 2005 erano soltanto il 29,7%.

Ci troviamo davanti a numeri e percentuali importanti, su cui il mondo della cultura dovrebbe soffermarsi e dai quali dovrebbe ripartire, per tracciare una nuova strada, paritaria e contemporanea.

La nostra Cooperativa, quasi interamente al femminile, è da sempre impegnata anche su questo fronte, con una particolare attenzione rivolta alle giovani e giovanissime donne delle nuove generazioni e alle numerosissime iscritte delle Biblioteche COMES, che trovano nella lettura uno strumento sempre più valido per ampliare i propri orizzonti e la propria creatività e per quella soddisfazione – tutta personale – che solo un buon libro sa donare!