Come tutti gli istituti e i luoghi della cultura italiani, dallo scorso 9 Marzo anche le nostre biblioteche hanno dovuto chiudere le loro porte al pubblico.
La chiusura però non ci ha fermato, né tantomeno ha frenato la passione per il nostro lavoro!
L’emergenza sanitaria è stata, invece, l’occasione per immaginare e proporre un nuovo modo di offrire un servizio di qualità ai nostri utenti, con un potenziamento delle risorse da remoto già utilizzate, la conversione digitale di alcuni servizi, la collaborazione con le reti di assistenza e volontariato presenti sul territorio.
Come nel caso del “tradizionale” servizio di prestito: abbiamo potenziato tempestivamente il prestito digitale – possibile in molte delle nostre biblioteche attraverso la piattaforma Media Library On Line – e attivato il prestito a domicilio che, grazie alla collaborazione con numerose associazioni di volontariato, riesce a far arrivare libri e film direttamente a casa degli iscritti, in totale sicurezza e nel pieno rispetto di rigidi protocolli anti-contagio.
Le occasioni di incontro (presentazione libri, gruppi lettura, laboratori) si sono spostati sul web, grazie anche alla disponibilità di tanti amici: sono nate così le presentazioni di libri in diretta Facebook, incontri dei gruppi di lettura e laboratori per bambini su Skype o piattaforma Webex.
Anche il servizio di reference si è adattato alla nuova situazione con i sistemi di supporto telefonico e on line (Skype e Messenger) per l’attivazione dei nuovi servizi e l’assistenza bibliografica.
Negli ultimi due mesi abbiamo dunque pensato alla riprogettazione dei nostri servizi, ma non solo!
Abbiamo anche creato nuovi contenuti come tutorial, guide ai territori e consigli di lettura, pubblicati e aggiornati su tutti i nostri canali di comunicazione social.
Abbiamo adeguato perfino il ruolo aggregativo e sociale delle biblioteche: i Contest Virali hanno permesso ai nostri affezionati utenti di esprimere la loro creatività, sentirsi parte di una comunità e vincere piccoli premi a tema culturale (libri, audiovisivi, abbonamenti a canali digitali) messi in palio dalla Comes.
Le biblioteche della Cooperativa hanno dimostrato una capacità di risposta positiva, mettendo in luce le enormi potenzialità di questo settore e attuando, in tempi brevissimi, un processo di riconversione dei propri servizi in un momento in cui gli spazi fisici e le collezioni restano inaccessibili.
Si apre di fatto una fase di ragionamento sull’identità e sul futuro della biblioteca nel nostro paese e sulle potenzialità che essa può esprimere nel sostenere il tessuto conoscitivo, sociale, relazionale e umano anche durante l’emergenza.
Il posizionamento futuro delle biblioteche pubbliche dipenderà da quanto dimostreranno di saper fare e da come lo faranno tutti gli attori del sistema, gli enti locali, i bibliotecari, ma soprattutto le imprese del settore culturale con la loro capacità di immaginare il futuro.
La COMES, già dai primi giorni di lockdown, ha avviato una fase di studio propedeutica alla riapertura delle biblioteche, con l’obiettivo di offrire i tradizionali servizi in presenza garantendo la piena sicurezza ai propri lavoratori e agli utenti.